Là dove fischia il vento by Nicola Favaro

Là dove fischia il vento by Nicola Favaro

autore:Nicola Favaro [Favaro, Nicola]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Ensemble
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Lunedì 14 marzo, ore 20.30

Amedeo camminava in cerchio nella sua stanza, coi pensieri in subbuglio.

Sapeva così poco di sua figlia. Quarant’anni che si conoscevano e non aveva la più pallida idea della donna che era diventata.

Aveva visto nascere il suo carattere, le sue paure, i suoi gusti, ma cosa ne erano, oggi, dopo che era passata sopra una vita intera?

Fu interrotto da un timido bussare.

Giorgio. Erano pronti per la cena, lo aspettavano sotto.

Amedeo uscì dalla sua camera ancora assorto in quelle domande che gli giravano a vuoto nella testa.

Prese la chiave, chiuse la porta, scese le scale, attraversò la piccola reception e raggiunse Luca, Giorgio e Margherita che lo aspettavano dall’altra parte della stretta via, senza avere di queste azioni una coscienza precisa, come fosse un sonnambulo.

I quattro si incamminarono in silenzio verso il ristorante, in fila indiana.

La vista di Giorgio che incedeva a fatica catturò l’attenzione di Amedeo.

Il ragazzo si guardava le punte delle scarpe, con la testa incassata nelle spalle.

Margherita stava due passi indietro e fissava con tenerezza la sua schiena ciondolante.

Amedeo si sentì improvvisamente in colpa, allungò il passo, superando Margherita, affiancò Giorgio e gli toccò un braccio.

Voleva fargli sapere che non si era scordato del motivo per cui erano in viaggio e che, anche se la sua mente era altrove, continuava a considerare suo preciso dovere aiutarlo a ritrovare il padre.

Gli sorrise e fece per dirgli tutto ciò, ma poi si accorse che non aveva la forza mentale di mettere insieme tutte le parole che sarebbero servite, perciò si rimise a quel solo gesto, sperando bastasse.

Giorgio ricambiò il sorriso. Camminarono affiancati, scambiandosi ogni tanto qualche occhiata, mentre gli stridii dei gabbiani riempivano il silenzio.

Luca, il passo allungato dai pensieri, era già arrivato davanti al ristorante, il Bistro du Cours.

Entrarono e un cameriere pelato li accolse nella sala deserta.

Luca ordinò per tutti un misto di entrée e quattro bouillabaisse.

Il cameriere prese l’ordine e tornò poco dopo con la lista dei vini, facendo poi un’espressione molto soddisfatta alla scelta di Luca.

«Erano anni che volevo assaggiare di nuovo il rosé di Château Minuty!», disse al tavolo silenzioso.

Amedeo, indovinando il suo reale umore, si chiese quale bisogno si nascondesse dietro quell’allegria posticcia.

Margherita fu l’unica a rispondere a Luca e scambiò con lui qualche battuta, sui vini rosé, sul viaggio, forse sul ristorante.

Giorgio sembrava stanco, si passava spesso una mano sugli occhi e guardava la boiserie e le lampade basse con gli occhi velati.

Amedeo si rese improvvisamente conto di quanto gli fosse affezionato.

Dopo anni di abitudine alla distanza, dalle persone e dai propri sentimenti, quel moto inaspettato fu un’autentica rivelazione.

Si chiese quale rapporto ci fosse tra quella presa di coscienza e l’irrompere improvviso di sua figlia nella sua vita, dopo anni.

Ben presto Luca e Margherita esaurirono gli argomenti e sul tavolo ridiscese il silenzio.

Amedeo sentì il polso accelerare e l’ansia salire.

Adesso che Giovanna era entrata in scena il viaggio diventava tutt’altro.

Una prosecuzione non più del suo impegno per la giustizia, ma della fuga dalle responsabilità di padre.

Immaginava sua figlia, che aveva



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.